|
05/12/2011
L'anima di fronte al mistero
"Dialogo tra un monaco tibetano e un frate domenicano".
Convento San Domenico, Bologna 3 maggio 2011 Padre Giuseppe Barzaghi op. docente Facoltà Teologica Emilia-Romagna e Jigmey Wangyal monaco tibetano. Modera Laurence Wuidar, Centro nazionale Ricerca Scientifica - Belgio L'anima dell'uomo è come il mistero più profondo quando si accorge del silenzio nel quale nasce, vive e si coltiva. E soprattutto nella scoperta degli interrogativi più alti e forse nello stesso interrogare scopre di non essere lei ad interrogare, quanto piuttosto colei che è interrogata. Di fronte e dentro al mistero dell'esistenza l'uomo vede la propria identità nascosta e inesplorabile. Un abisso chiama l'abisso (Salmo 42): secondo un contenuto abissale. L'abisso non grida, perché il suo modo è il silenzio. E i cultori del silenzio sono i cultori dell'anima: i monaci. L'esser monaco è il modo di vivere in profondità l'interrogativo del mistero. Ma come si declina questo modo? E può variare secondo la latitudine delle geografie umane oppure la geografia dell'anima umana accomuna le diverse esperienze del Mistero divino? Un colloquio pubblico e informale tra un monaco tibetano e un frate domenicano potrebbe essere un interessante e significativo momento di bella spiritualità. Guarda il video |
2011 © Tutti i diritti sono riservati - Autogestione contenuti di Carlo Moro C.F.: MROCRL66C08H717Y - Sistema GLACOM® Privacy Policy |